Archivio per settembre 2013

facciamo amicizia con le piante!   1 comment

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Le piante sono coscienti e ci salveranno. Secondo gli studi dello scienziato Stefano Mancuso (fondatore del primo laboratorio di neurologia vegetale) le piante hanno coscienza di ciò che accade loro intorno e dispongono di una ventina di sensi per rapportarsi al mondo circostante, a differenza degli umani che ne hanno solo cinque. I vegetali, che rappresentato il 99% degli esseri viventi del pianeta, sono sensibili, complessi, profondamente ecologisti.. così sviluppati perché non possono fuggire se le cose vanno male, “non possono patteggiare, sfruttare un condono o cavarsela grazie alla prescrizione”, scrivono ironicamente Dose e Presta (da  Il ruggito del coniglio) sul Messaggero. Per sopravvivere, quindi, sanno adattarsi, devono trovare armonia con l’ambiente che ci circonda, percepire con grande precisione i cambiamenti ambientali e comportarsi di conseguenza. In più le piante convivono pacificamente, non fondano partiti escludenti e religioni, non truffano e non discriminano! A conti fatti converrebbe votare per loro; meglio farsele amiche, comunque: la flora può tranquillamente fare a meno di noi, il contrario sarebbe impossibile!

La provocazione nell’arte: vi racconto gli artisti che vanno controcorrente…   Leave a comment

Viaggio nel mondo dell’arte più attuale, per smontare la nostra realtà preconfezionata e scoprire assieme ad artisti di rottura che – se la facciata della nostra attualità ci offre l’immagine di un sistema ipocrita, anestetizzato, perbenista e legato a poteri forti – dietro c’è un sottobosco vivo, rivoluzionario, colorato, umano, curioso e coinvolgente.

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I bambini crocifissi da un mondo mostruoso!

Si chiama ”Gli intoccabili” l’ultimo lavoro di Erik Ravelo, un’immagine forte che cattura l’attenzione e riesce a fare riflettere e discutere sta provocando polemiche nelle reti social: si tratta di fotografie di bambini crocifissi da sistemi di controllo sociale che perpetrano violenza nei confronti dei più piccoli. La prima immagine si riferisce alla pedofilia in Vaticano, la seconda immagine si riferisce alla pedofilia nel turismo sessuale, la terza immagine si riferisce alla guerra nel paese della Siria, la quarta immagine si riferisce al traffico di organi sul mercato nero, dove le prime vittime sono i bambini dei paesi più poveri. la quinta immagine si riferisce alle armi libere negli Stati Uniti. E, infine, la sesta immagine si riferisce all’obesità infantile causata da grandi aziende di fast food.

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Baci rubati in chiesa contro l’omofobia

Baci rubati in chiesa. L’artista sivigliano Gonzalo Orquin contro l’intolleranza ha interpretato il tema del “bacio degli sposi” organizzando un flash mob nelle chiese di Roma. “Un atto d’amore per la Santa Romana Chiesa”, afferma l’artista I protagonisti delle immagini sono tutti amici o conoscenti, e gli scatti sono stati presi all’interno delle più decorative chiese barocche romane “spesso di primissima mattina, con le chiese deserte, così da non urtare la sensibilità di nessuno. Comunque nessun parroco si è accorto di nulla e non abbiamo mai avuto problemi”. Gli scatti di Orquìn erano esposti alla mostra Trialogo in corso a Roma ma sono stati oscurati per protesta in seguito alla censura imposta dal Vaticano, in più l’installazione di Mauro Maugliani che ritrae una donna in abito clericale è stata imbrattata da alcuni vandali che in nome della fede da combattimento, armati di bomboletta hanno fatto irruzione all’interno della mostra provocando ingenti danni e mostrando come per la religione non finisce mai il tempo delle inquisizioni. Si può esprimere solidarietà agli artisti compilando il form sul sito della Galleria.

 

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 l'installazione oscurata dei baci gay in chiesa
L'opera di Maugliani imbrattata

L’artista che mostra il nostro lato… interiore

Ne abbiamo parlato qualche tempo fa e da allora le sue mostre continuano a fare il tutto esaurito e raggiungendo l’invidiabile record di 33 milioni di visite. Lo chiamano il dottor morte, l’artista si è servito dei corpi veri di volontari che hanno deciso di contribuire alla conoscenza donandosi alla scienza dopo morti, così da permettere di illustrare con chiarezza il corpo umano come non è mai stato fatto! Un vero e proprio programma di donazione e plastinazione di corpi veri curato dall’Institute for Plastination, che conta circa 13000 donatori registati.

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L’arte on the road di Bansky in un mondo di ombre sui muri metropolitani

Chi è Bansky? E’ uno street artist ma la sua identità è segreta. Di lui si sa che è cresciuto a Bristol e che ha iniziato a creare lì le sue opere di “guerrilla art”, per poi spostarsi a Londra e infine diffonderle anche in tutte le maggiori capitali europee. L’ultima sua opera, realizzata sempre nell’inconfondibile stile stencil, è comparso pochi giorni fa su un muro di Los Angeles: si tratta di un writer che – piegato in due dal dolore e con una bomboletta spray in mano – rigurgita fiori, spiega Repubblica. “Meglio fuori che dentro” è il messaggio con cui ha aggiornato il suo sito internet, mostrando l’ultima provocazione e lasciando intendere che sia una sorta di anteprima di quello che il writer ha in serbo per il mese di ottobre 2013.

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Il graffitismo coloratissimo di Keith Haring

Decisamente più colorata e fumettistica di Bansky ma non meno suggestiva e di rottura è l’arte di Keith Haring, un writer statunitense scomparso nel 1990. È stato uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera, i suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada della Grande Mela.

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Ad Istanbul una scalinata arcobaleno

All’amministrazione comunale non era piaciuta l’idea di una scalinata multicolore, ma hanno vinto i cittadini di Istanbul che hanno combattuto a suon di proteste e petizioni: il Comune ha permesso ad un architetto turco di colorare di arcobaleno i 200 scalini che uniscono due quartieri della città. Uno scorcio gradevole da guardare e che ha valenze fortemente simboliche: l’arcobaleno rappresenta l’immagine del pacifismo, una presa di posizione contro la guerra (lo si trova infatti sulle bandiere della pace) e la bandiera rainbow viene utilizzata come simbolo di liberazione dal movimento lgbt. Così la scalinata che era stata ridipinta di grigio dalle autorità è tornata multicolore dopo le proteste degli abitanti.

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Cattelan e la presa in giro del nostro millennio, tutto finanza e religioni!

Quest’opera si intitola “La Nona Ora” ed è forse l’opera più famosa di Maurizio Cattelan. Satira religiosa sotto forma di scultura, realizzata utilizzando lattice, cera, tessuto, con tanto di scarpe di cuoio e pastorale in argento. L’opera raffigura Giovanni Paolo II schiantato a terra, colpito da un enorme meteorite. Esposta per la prima volta alla Royal Accademy di Londra, nel 2001 è stata battuta all’asta per la cifra record di 886.000 dollari. Cattelan è un autore gustosamente satirico che sa trasgredire contro poteri forti e divinità, come uno degli ultimi suoi sberleffi contro il dio denaro, posto dinnanzi Piazza Affari alla Borsa di Milano.

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I custodi di Roma   Leave a comment

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gatti liberi di Roma sono stati dichiarati dal Comune cittadini a tutti gli effetti: sono patrimonio bioculturale della Capitale e custodi dei luoghi in cui prediligono vivere (condomini, giardini e parchi pubblici, cimiteri, siti archeologici, ospedali, caserme, ville). Alla Piramide li si può vedere ciondolare tra i vialetti del cimitero degli artisti e dei poeti (detto anche “cimitero acattolico”). Analoga situazione al Verano, dove vengono chiamati “guardiani della pace”, perché vigilano e custodiscono gelosamente il luogo dove riposano i personaggi che hanno caratterizzato la città eterna sotto il profilo storico, culturale, cinematografico ed artistico degli ultimi due secoli.

Pubblicato 26 settembre 2013 da fabiobarbera in Senza categoria

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E se cominciassimo ad usare la Felicità Interna Lorda come indice di benessere sociale?   Leave a comment

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Utilizziamo il PIL come indicatore del benessere di una popolazione, siamo sicuri che sia il metodo più efficace? C’è chi ha pensato di affiancargli il FIL: la Felicità Interna Lorda (in lingua inglese Gross National Happiness – GNH) come tentativo di definire uno standard di vita basato sulla felicità collettiva, basandosi su 33 indicatori e 124 variabili. In pratica, secondo questo nuovo approccio sociale, lo sviluppo per avere un valore deve promuovere la felicità collettiva. Seguendo questi dati l’Italia è al 45esimo posto nella classifica delle nazioni più felici, stretta tra Slovenia e Slovacchia. E peggio ancora, la felicità del Belpaese è scesa in un anno di 17 posti nella hit parade del «mondo che sorride», lo rivela un rapporto preparato per l’Assemblea Generale dell’Onu. La nazione più felice di tutte, secondo il World Happiness Report pubblicato per il secondo anno consecutivo, è la Danimarca, seguita da Norvegia, Svizzera, Olanda e Svezia. A elaborare lo studio sono stati esperti mondiali in diversi campi: economia, psicologia, statistica, sondaggi. E voi, cos’è che vi rende felici?

Pubblicato 15 settembre 2013 da fabiobarbera in Senza categoria

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Storie da radio. La flemma di Andrea Camilleri   Leave a comment

camilleri

 

Storie da radio. Entrare a Radio2 (nel tempio di RadioRai in via Asiago) non è facile, quella volta ci riuscii grazie ad un pass per lo show di Fiorello, preso con l’obiettivo di registrare gli auguri per i 30 anni di Radio Alcamo Centrale. Fu lì in quei corridoi che incontrai Andrea Camilleri, non mi sarei mai lasciato sfuggire l’occasione ghiotta di una chiecchierata con lo scrittore. Così lo chiamai: “Buongiorno maestro, mi rilascerebbe una breve intervista?”. Lui si giró lentamente.. molto lentamente, una torsione da venti minuti, e guardandomi con un gran sorriso mi rispose con serafica flemma: “sono – troppo – stanco – un’altra – volta”, per poi rigirarsi e tornare sui suoi passi. Si allontanó così, sigaretta tra le dita in attesa d’essere accesa e passo lento, lasciandomi lì ad ammirarne la calma e a riflettere sul fatto che probabilmente gli scrittori (come i gatti) vivono tempi e ritmi paralleli differenti, piú lenti e riflessivi. La vita in fondo è meglio prenderla cosí! 🙂